“Per una cooperazione di inserimento lavorativo a prova di futuro“: è il titolo dato al convegno regionale tenuto da Confcooperative Federsolidarietà Veneto il 29 settembre a Vicenza, nel corso del quale Gruppo R ha portato la propria esperienza.
Gli obiettivi del convegno erano portare all’attenzione della Regione del Veneto, interlocutore di riferimento per le politiche integrate sociali e del lavoro, la presa in carico delle persone fragili (“non certificate” …termine orrendo, ma per capirsi), dal punto di vista dell’inclusione socio-lavorativa. E far emergere in tutto questo il ruolo determinante della cooperazione sociale.
Nella prima parte del convegno ci sono state le testimonianze di tre cooperative sociali che si occupano di questo tipo di attività, oltre al racconto di alcune persone beneficiarie. Gruppo R era una delle tre testimonianze!
Ha parlato Emanuela (con pacatezza e lucidità), sottolineando tre aspetti chiave di questo tema:
Il primo riguarda il fatto che ci troviamo in un contesto di mercato competitivo: competizione molto alta, con scarso rispetto della persona. Per questo a noi serve innovazione per cogliere i cambiamenti (formazione organizzativa) e mantenere la qualità.
Il secondo riguarda la fragilità di cui ci occupiamo e le risposte che sappiamo dare: per questo è un valore puntare su percorsi personalizzati e sulla filiera della parte A e della parte B. Dal LOP a Remix, per dirla in breve.
Il terzo aspetto è la necessità di mantenere uno sguardo verso l’esterno. Per questo abbiamo costituito l’Equipe inclusione e inserimento lavorativo (ne abbiamo parlato qui), che agevola le transizioni verso l’esterno delle persone che accogliamo nei nostri servizi.
Nella seconda parte si è tenuta una tavola rotonda tra rappresentanti della Regione, dei sindacati, degli enti locali e naturalmente di Federsolidarietà, durante il quale sono state evidenziate le sfide comuni da perseguire a livello normativo, tecnico, imprenditoriale, sociale e sicuramente anche culturale per migliorare l’inclusione socio-lavorativa delle persone fragili.
Per i più interessati, a questo link le foto delle slide presentate da Gianfranco Marocchi con una sintesi di una ricerca sull’inserimento lavorativo, tra criticità e obiettivi.